martedì 29 agosto 2017
Dal mare
Dal mare
si distingue
la verità,
che non è violenza
ma la pace di lasciarsi
andare,
perché se si è senza colpa
infondo la vita è bella,
così il mare
distingue a volte il suo
orizzonte,
a volte no
perché il cielo sfiora
l'anima.
lucia Romano
Tutti i diritti riservati all'Autore
Legge 22 aprile 1941 n°633 e succ. modifiche
lunedì 28 agosto 2017
Voce solinga
Nuotando in un bicchiere e provando ancora affetto.
Fa capololino dal bicchiere che contiene l'amarezza di momenti invasi da stranieri al proprio essere,
un pesciolino variopinto, che è simbolo di un bacio mai ricevuto, e che nell'amarezza nuota, con la naturale tensione della cattività; nel cielo nuvole sparse, chiamano pioggia per chi come lui, vive circondato da falsità, che costringono, ad abbandonare se stessi, rimanendo svuotati in movimenti, riflesso del potere usato per l'alienazione del io.
Come il pesciolino, nel suo angolo, riesce ancora a provare emozioni vere, qualunque esse siano,
altri devono lottare per riaverle, senza emozioni la ragione è limitata, è in cuore che da il legno al suo Lume. Senza la propria ragione, nella naturalezza delle sue espressioni, non si può capire, ciò che è bene, ne distinguere il male, portando a dei risultati iniqui, che si subiscono senza comprendere come, mettersi riparo da essi.
Nuotando nel cielo della vita, nel fondo di spiagge usate, c'è ancora la possibilità di non sentirsi finti, attraverso la sensazione che fa comprendere, come potrebbe essere l'affetto, senza le suggestioni livide,
come un abbraccio, che scalda e dona coraggio, e carezze che regalano la strada di ritorno al proprio cuore,
Lune al proprio io, ragione amorevole.
Piccola storia di un momento lasciato libero.
Nell'immagine una rosa del deserto
lucia Romano
Tutti i diritti riservati allìAutore
Legge 22 aprile 1941 n° 633 e succ. modifiche
Fa capololino dal bicchiere che contiene l'amarezza di momenti invasi da stranieri al proprio essere,
un pesciolino variopinto, che è simbolo di un bacio mai ricevuto, e che nell'amarezza nuota, con la naturale tensione della cattività; nel cielo nuvole sparse, chiamano pioggia per chi come lui, vive circondato da falsità, che costringono, ad abbandonare se stessi, rimanendo svuotati in movimenti, riflesso del potere usato per l'alienazione del io.
Come il pesciolino, nel suo angolo, riesce ancora a provare emozioni vere, qualunque esse siano,
altri devono lottare per riaverle, senza emozioni la ragione è limitata, è in cuore che da il legno al suo Lume. Senza la propria ragione, nella naturalezza delle sue espressioni, non si può capire, ciò che è bene, ne distinguere il male, portando a dei risultati iniqui, che si subiscono senza comprendere come, mettersi riparo da essi.
Nuotando nel cielo della vita, nel fondo di spiagge usate, c'è ancora la possibilità di non sentirsi finti, attraverso la sensazione che fa comprendere, come potrebbe essere l'affetto, senza le suggestioni livide,
come un abbraccio, che scalda e dona coraggio, e carezze che regalano la strada di ritorno al proprio cuore,
Lune al proprio io, ragione amorevole.
Piccola storia di un momento lasciato libero.
Nell'immagine una rosa del deserto
lucia Romano
Tutti i diritti riservati allìAutore
Legge 22 aprile 1941 n° 633 e succ. modifiche
domenica 27 agosto 2017
Ascolto davanti al mare
Mare, quando piove
le sue tracce,
come squarci nel cielo,
a difendere
le anime che fragili
chiamano aiuto,
corre il vento messaggero
di luce
nei cuori,
mentre le acque si colorano di verde,
il sale evapora
in aiuto,
la sera arriva
portandosi i colori
di tramonti tremanti,
ma grandi, nel dare sicurezza,
perché "mare" tu non confondi,
così mattine tinte di rosa
nascono
con Amore,
ritrovandosi la mano d'altri
a proteggere.
lucia Romano
Tutti i diritii riservati all'Autore
Legge 22 aprile 1941 n°633 e succ. modifiche
lucia Romano
Tutti i diritii riservati all'Autore
Legge 22 aprile 1941 n°633 e succ. modifiche
Iscriviti a:
Post (Atom)