Il giardino dei sogni
Nel vermiglio del tramonto,
bussavano alla porta del giardino
due ricordi,
che camminando camminando, s'accesero, chiamando
il ritorno.
Al loro pensiero,
s'aprì la porticina e nel giardino
pini e campanule, salici, ortensie
e uno stagno a specchio, riempirono di sollievo
la mente al riposo.
La ragazza raggiunse la sua altalena, mentre le margherite la guardavano,
stupite: "perché non ti domandi quanti anni ha il tuo amore",
sorrise la ragazza, mentre la sera scendeva,
e poi la luna alta e piena si specchiava nello stagno.
Chiuse la porticina, non volle
nessun altro,
oltre i due ricordi che scintillavano
guizzando intorno al riflesso
della luna.
Guardando quell'immagine, comprese
la magia del ritorno ai
sentimenti,
nel ciclo vitale
che s'alterna come il tempo e la natura.
Volando su e giù sull'altalena
del suo giardino di sogni.
Lucia Romano
Tutti i diritti riservati all'Autore
Legge speciale 22 aprile 1941, n. 633 e succ. modifiche