Sprofondo
tra le mani di Dio,
agitazione
qualcosa mi vuole fare del male,
distesa tra le lenzuola
ascolto
e Dio c'è,
sento benessere,
il male continua
ad odiarmi,
l'invisibile mi sfiora
mi addormento,
sogno
i vecchi compagni
di scuola,
cerco di ricordare
le vecchie letture,
sono una bimba sola
sempre nelle mani
di Dio.
Oggi è festa,
cosa è rimasto dei vecchi
principi, valori che sfumano
davanti alle difficoltà
della vita,
la povertà imbruttisce
me e questo paese,
che anch'egli
sta sprofondando,
Dio c'è
ma devono essere gli uomini
ad ascoltarlo
a cambiare.
La coscienza è scomparsa
in questa Repubblica,
gli uomini
non fanno più il loro dovere,
la gente è dimenticata
abbandonata, sola senza rimedio.
Il sole è adombrato
da un velo d'indifferenza,
il pianto degli uomini
piove su questa Repubblica
che s'inserisce nel vento
del limite,
oltre il quale la vita soffre.
lucia Romano
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