Sul finire dell'arcobaleno
s'apre la poetica della dignità,
con i colori sfumati
dalla pioggia del dolore,
non si comprende
la sofferenza,
nasce dalla cattiveria,
le umiliazione
di una povertà bisognosa,
mentre l'opulento
è indifferente
ai bisogni della gente,
fu tempo di rivolta
che illuminò la ragione,
oggi c'è privazione d'umanità
in forma moderna,
il contemporaneo
si associa al disumano,
allora Rivolta
contro chi vuole la rovina,
essa nasce dalla solidarietà
che uomini e donne
hanno per se stessi:
gli uni agli altri.
benedici Dio
chi mantiene dignità,
proteggilo,
aiuta ad esprimere
quei valori
che infondo al cuore
nascono.
lucia Romano
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